MAMMA MIA quante parole
Promemoria: siamo due ragazze francesi espatriate a Torino, scriviamo questo blog sul nostro quotidiano in Italia. Il blog, inizialmente scritto in francese, è la visione di due francesi che parlano ai francesi. Noi traduciamo l’articolo originale come se foste francesi, per capire il nostro punto di vista e il nostro umorismo (a volte strano). Non perderlo di vista quando leggete :)
Silenzio in sala! Signore, signori, perché in tutte le lingue, usiamo delle parole e espressioni che hanno un senso speciale, abbiamo deciso di parlare di quelli, che, nella lingua italiana, ci hanno colpito ! Li decriptiamo con voi ! Siamo la vostra Stele di Rosetta (e non vi parliamo di un tagliere di salame stagionato).
In Italia, no stress!
Quando vivete in Italia, se comunicate le vostre preoccupazioni oppure fate una semplice domanda, vi risponderanno “ma si, ma tranquilla”, “non ti preoccupare” o “ci penso io” ! Questo modo di sdrammatizzare permette di sentirsi rassicurati ma in realtà, anche se pensate che la situazione è sotto controllo, non è proprio vero. Più scendete verso il Sud e meno dovete stare tranquilli! Si, si occuperanno del vostro problema ma non sempre come lo volevate voi. Almeno così, relativizziamo e sono simpatici a voler prendere in mano la situazione. Tranquilli, è il paese della dolce vita.
Attributo maschile al suo parossismo
“Cazzo” che in francese si dice “bite”, e vi sconsigliamo di usare questa parola perché è un pochino volgare! Cazzo in francese, è l’equivalente del nostro “putain”. Quel “putain” italiano si può intercalare un po ovunque, e può esprimere diversi sentimenti. Come la gioia, la paura, la tristezza, la rabbia, lo stupore, il dolore… Come per “cazzo”, ci sono delle parole meno volgare come “purée”, “flute”, “punaise”...
Oh Romeo, perché sei tu Romeo?
L’Italie, paese dell’amore, dei “latin lover” e della voce di Luis Mariano per nostre nonne. E nella categoria “espressione” difficili da capire, mettiamo sul podio il “ti voglio bene”. In francese si dice “je t’aime bien”, prendiamo “je t’aime”, la traduzione del “ti amo” e aggiungiamo BIEN. Fino qui, tutto OK, ma il problema arriva quando siete già da un po di tempo in una relazione con un italiano che continua a dirti “ti voglio bene”... Si si, anch’io “je t’aime BIEN” ma la domanda è “EST-CE QUE TU M’AIMES ? MI AMI ?”.
“Apri la porta a un guerriero di carta igienica”
Abbiamo finalmente concluso che il “ti amo” si può sentire solo nelle canzoni di Umberto Tozzi! Al contrario, e sicuramente con l’obiettivo di rendervi la vita più complicata, quando siete in una relazione di coppia, la ragazza è considerata come “fidanzata”... E il tutto senza che nessun ci offra un anello ! Allora, chiariamo, in Francia, non si può essere fidanzata senza aver ricevuto LA proposta. In Francia, prima si dice “je t’aime” e poi per l'annello, il matrimonio e tutto il resto, si vedrà!
Ma come sarebbe a dire che ci volete far crepare nella bocca del lupo?
Inutile spiegarvi cosa vuole dire ma sappiate che in francese, usiamo semplicemente “bonne chance” (buona fortuna) o “merde” (merda). Allora, le prime volte che ci è stato detto “in bocca al lupo”, siamo rimaste un po sorprese, e ancora di più quando abbiamo imparato che in risposta non si dice “grazie” ma “crepi”! “Vabbe, è solo un esame, non sto andando alla morte”
L’estraneità dell’espressione associata al fatto che non conoscevamo bene la coniugazione all’imperativo, ha fatto che abbiamo capito il “crepi” come “crepa!”
_ Scusa ho rovinato la tua macchina _ Ma Figurati!
Ogni volta che ringrazi qualcuno o ti scusi, puoi sentire questa strana espressione "ma figurati". A dire la verità, vuol dire tutto come niente. Grazie per il tuo aiuto: "Ma figurati" e quando siamo arrivate in Italia, è stato davvero difficile capire bene quest'espressione e soprattutto sapere come usarla. E ancora oggi, quando i francesi ci chiedono una traduzione francese, rispondiamo : boh !
Delle parole e espressioni diverse da una lingua all’altra ce ne sono tantissime… In questo articolo, abbiamo deciso di parlarvi di quelle che fanno sempre dibattito tra i francesi. E non parliamo delle onomatopee come BOH! Eeeeeh! (da pronunciare come se fossi una capra malata) o Dai dai per incoraggiare, o ancora Basta che non significa quel basta che conosciamo in Francia.
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