Srotolate il tappeto verde, vi portiamo nel Cannes natura!
Ah Cannes: il Festival, la sua sfilata con i tacchi da 12 sul red carpet. Per quelli che si aspettano a degli incontri con delle stars, delle interviste con Georges Clooney (what else?), ci siamo quasi: abbiamo trascorso il weekend intero con Oprah! Che chiacchierone questa chihuahua. Cannes, chi non si immagina questa città opulente delle riviste people, una movida pazzesca, la jet set sui yacht nel porto, una città stra animata alla sera dove tutte le follie sono permesse e soprattutto non accessibile a tutti i portafogli. Fuori dai luoghi communi, vi portiamo nella Cannes nascosta, inattesa, sconosciuta ma soprattutto dove la gente locale fa la sua vita.
Ma dove andare per mangiare, dormire, passeggiare quando arriviamo in una città come Cannes?
Per chi non ci conosce ancora, siamo due francesine arrivate due anni fa a Torino per il lavoro. Ci piace mangiare, bere, scoprire nuove culture, la storia dei luoghi, e più che la storia, l’anima delle città. La natura ci attira sempre di più e cerchiamo spesso di scappare dalla plebe. Cosa siamo venute a fare a Cannes allora? Vi abbiamo detto che ci piace mangiare e bere? E se Cannes si fa chiamare Regina della costa azzurra una ragione ci sarà.
Allora siamo partite all’avventura, in macchina teoricamente ci sono 3.50 di viaggio ma siccome noi siamo un po’ sfortunate con i trasporti ci abbiamo messo un po’ di più. Dopo l’attesa per passare il colle di Tenda, una baguette senza sale (che avventura), il passaggio del confine francese, due volte, ci siamo finalmente arrivate!
Arriviamo nella parte superiore della città dove abbiamo raggiunto il nostro Hotel delle curiosità che si chiama Idéal Séjour. Tra l’altro, abbiamo lasciato la macchina lì per tutto il week end, parcheggio gratuito ed è a 10 min dal centro città a piedi.
Davanti alla porta d’ingresso, eccola che si apre magicamente da sola e come se sapesse già che fossimo! Siamo state accogliate da Nicole, una persona solare, appassionata di letteratura e con un certo talento con la matita. Dopo anni nella frenesia della moda e del management di centinaia di persone, Nicole ha fatto la scelta di cambiare vita e proporre un servizio che le corrisponde. Vive il suo albergo e ci porta un’attenzione particolare. Scommessa vinta. In quest’albergo ci si sente a casa, fuori tempo, un oasi di pace. Ci aspettiamo quasi a vedere comparire dalla biblioteca Hercule Poirot con la sua pipa, o incrociare il nonno seduto con il giornale nel salotto. La particolarità di questo albergo risiede nel suo nome: è pieno di curiosità.
Ogni stanza è un’opera d’arte, legata a una tematica della letteratura, del cinema (ovvio), dei fumetti. Nicole è un’artista vi abbiamo detto e quindi, ha pensato ad ogni dettaglio, ha collaborato con artisti per creare un’atmosfera unica.
La nostra di camera è sulla tematica del Giallo. Si chiama “La Dalia nera”, referenza allo scrittore James Ellroy. Dalla parete del letto, su uno sfondo della città di Los Angeles, esce un volto, quello del carattere del romanzo, sembra quasi che la sigaretta che fuma il suo compagno sia accesa! L’arredamento invita alla riflessione, ci tuffiamo nell’atmosfera di un giallo in un’istante.
Ma prima di dormire (anche se il materasso è molto invitante) si mangia! A 5 minuti a piedi dall’albergo, ci siamo sedute al tavolo di Côté Jardin.
“Ma non siete venute per giocare a tennis?” Cesar, tutto sorridente ci accoglie scherzando e ci porta fuori nel giardino. Amélie era pronta ad accettare la sfida e fare una partita da tennis, ma Laura supplicava per mangiare. Ho fameee. Siamo fine settembre e mangiamo fuori, un dehors carinissimo coperto dall’umidita della sera con un cielo di ombrelloni. E’ proprio questo tipo di servizio che ci mancava a Torino. Senza esagerare, Cesar scherza e ride con il cliente, non dimentica mai di portati acqua e pane. Lascia ai clienti il giusto momento intimo ma anima comunque la sala e il dehors. Non è un esperto del vino, è onesto, ma ci propone comunque un vino della regione: vino bianco Luberon. Bonus: la carta dei vini, esaustiva con scelta giusta, propone 3/4 vini per regione, abbiamo avuto la bella sorpresa di vedere nella lista un vino dell’Anjou e uno della Vendée, proprio le nostre provincie rispettive! Ah si, non ve l’avevamo detto ma siamo un po’ campanilista quando si tratta di cibo e di vino.
Il menu propone prodotti di qualità per tutti i gusti. Entrée con le tipiche lumache o il foie gras, ma anche più classico per chi non si vuole avventurare nella strana gastronomia francese (pero velo consigliamo, cosa sarebbe la vita senza pendere qualche rischio? Hanno seguito per noi una bavette e un magret di anatra, e cottura sempre al sangue! Cottura perfetta per le nostre papille. Cantiamo due volte per i compleanni dei nostri vicini di tavola e arriviamo al momento del dessert. Non abbiamo potuto resistere al famoso “café gourmand” con tutti dessert mignon.
I nostri stomachi cantano la Marsigliese.
Sveglia del sabato mattina...
Che dire della colazione incantevole. Fuori nel patio; sentiamo parlare inglese, tedesco, francese, mancava solo l’italiano. Laurence ci porta spremuta, caffè a volontà, torta home made con frutti di stagione. Siamo cariche per andare alla scoperta di Cannes e le sue isole!
Oggi si visita! Abbiamo percorso le strade di Cannes, passeggiato sulla famosa Croisette, ma soprattutto nelle vie dell’entro terra quindi via Antibes dove ci sono tutti negozi classici e via Ménadier con le boutique più tipiche del Sud della Francia. Il giro finito, si mangia... Ancora!
Pranzo da Marie nel suo Jardin, ancora uno! Nascosto dietro le case, un giardino si scopre. I cannois ci si ritrovano come se fosse giardino loro. All’ombra della pergola di vegetazione mangiamo prima di partire per l’isola di Sant’Onorato una della due isole di Lerino. L’altra si chiama Santa Margherita ed è più ampia, è famosa per le sue bellissime spiagge.
L’isola di Sant’Onorato è a 15 minuti di battello da Cannes ed è un’isola monastica dove convivono una ventina di monaci da oltre 15 secoli dove si coltiva vigneti e si produce vini e liquori premiati. Fuori da tutto quello che si poteva immaginare della Costa Azzurra turistica, l’isola è stupenda.
A l’arrembaggio! Caldarroste sui navi!
Rica di storia quest’isola non è sempre stata quest’oasi di pace. Ha conosciuto diverse invasioni e uno dei suoi monumenti più suggestivi è il monastero fortificato. Di aspetto militare è stato pensato per difendere e proteggere chi ci viveva. All’inizio la porta a 4 metri di altezza era accessibili solo con una scala. L’isola possiede anche due degli ultimi forni per palle di cannone dell’epoca napoleonica. Napoleone ancora e sempre ha lasciato tracce del suo passaggio. Ma servivano per arroventare le palle di cannone e difendere la costa dall’invasione dei genovesi, saraceni, pirati! Una palla così calda poteva mettere fuoco a una nave intera ed era molto temuta all’epoca.
L’Abbazia di Lerino appartiene a una congregazione di monasteri della quale è la casa madre. La Congregazione Cistercense dell’Immacolata Concezione (CCIC). Il monastero Dominus Tecum di Bagnolo Piemonte ne fa anche parte.
Oggi l’isola è un vero paradiso e accoglie fino alle 5 del pomeriggio chi vuole fare una piacevole camminata fra pini, vigneti, storia e silenzio. Ci sono spiaggette con la sabbia d’oro tutto il lungo del percorso e l’acqua trasparente è un vero e proprio invito a fare il bagno e ovviamente anche lo snorkeling.
Il pomeriggio finito, torniamo al albergo per riposarci un po’ e approfittare della bellissima biblioteca.
Saturday night fever
Il riposo sarà di breve durata perché l’aperitivo un sabato sera non si può mancare! E dopo un cocktail con tagliere di formaggi e salumi, tutti italiani tra l’altro, andiamo a mangiare un posto che abbiamo deciso di definire favoloso.
Uva. Non vi parliamo ne del vino ne della frutta, no no ma di un ristorante!
Sfilata di piatti, esplosione di sapori in bocca.
Ci siamo innamorate di questo posto. Avevamo dimenticato cos’era la gastronomia e la sua finezza. Il chef Christian e la sua allegria ci hanno raggiunto per spiegarci il perché di questo luogo. Sono tre amici, uno chef, un sommelier e un pasticcierie ad aver fatto la scelta di fuggire dalla vita mondana e proporre un luogo di incontro a Cannes. “Quando vediamo che la gente non solo mangia ma va a parlare anche con i vicini di tavolo, abbiamo vinto”. E non dimenticano peraltro la qualità dei piatti. Amélie, a chi non piace per niente il pesce, si è fatta cascare dal chef Christian. Un raviolo di merluzzo con emulsione di aragosta. Laura ne sogna ancora. Sublimano anche i piatti più semplici, portando leggerezza e armonia. Dalla foccaccia di foie gras, al risotto al tartuffo passando dal parmentier “rivisitato”, una gioia per le nostre papille!
E il dessert ha confermato tutto, è stata una bomba, i fuochi di artifici, una pavlova ai fichi per Laura e una alle lampone per Amélie. Ma cos’è questa strana cosa al nome russo? Immaginate una palla di meringa riempita di panna montata guarnita di frutta fresca e accompagnata di una palina di gelato alla vaniglia. Questa squadra ha la particolarità di aggiungere un che a tutti piatti e sublimizzarli. Sinceramente, abbiamo mangiato benissimo ed è stato un vero colpo di cuore culinario.
Domenica tranquilla
Al mattino, siamo partite alla scoperta del centro storico che si chiama il Suquet, molto carino, con i vicoli tipici del Sud della Francia. In cima, c’è il museo del la Castre che presenta le collezioni della Città di Cannes e anche numerosi esposizioni durante l’anno. Da li, c’è la vista su tutta la baia di Cannes. Prima di finire il nostro viaggio, facciamo una tappa al mercato di Forville, dove si può fare il pieno di frutta, verdura (tra cui dei bebè finocchi che avevamo mai visto in Italia), della carne, del pesce ma anche della Socca ! Ma cos’è la Socca ? La Socca è un po come la farinata quindi è una “gallette” grande e sottile fatta con la farina di cece. Questa ricetta in realtà porta nomi diversi a seconda delle regioni ed è un piatto tipico della cucina meridionale... E magari non lo sapete, ma per noi che veniamo dal Nord Ovest della Francia, la Costa Azzurra è già “Italia” e questa Socca ne è l’esempio perfetto!
Morale della favola, è stato un week end bellissimo sotto il solo (sotto il sole...) e il calore, abbiamo scoperta una città molto carina e piena di belle sorprese. Siamo tornate a Torino piene di energia, sole, natura e di buon cibo. Peraltro, pensiamo che settembre sia il periodo giusto per andare sulla Costa Azzurra e nel Sud della Francia in maniera generale. Ci ricordiamo quando abbiamo vissuto a Marsiglia (Amélie) e Aix en Provence (Laura), avevamo avuto un mese di settembre meraviglioso con delle giornate bellissime e si poteva ancora fare il bagno.
Alla fine, è stata una sfida per noi, riuscire ad apprezzare una città come Cannes perché non ci piace proprio il mondo del lusso e diciamocelo un mondo superficiale.
E voi, ci siete già stati? Avete voglia di scoprire Cannes adesso? Condividete con noi!
Dove dormire a Cannes ?
Hôtel de curiosité Idéal Séjour, 6 Allée du Parc des Vallergues - 06400 Cannes
Sito internet : www.ideal-sejour.fr/index.php/fr/
Dove mangiare a Cannes ?
- Restaurant Uva, 13 Boulevard de la Republique - 06400 Cannes
- Restaurant Côté Jardin, 12 Avenue Saint-Louis - 06400 Cannes
- Restaurant Le Jardin, 15 Avenue Isola Bella, 06400 Cannes
Sito internet del ristorante Le Jardin : www.lejardin-cannes.fr/fr
Tutte le informazioni turistiche sul sito www.cannes-destinazione.it/ufficio-del-turismo-cannes
Un ringraziamento speciale a Carolyn che ci ha fatto scoprire Cannes e tutti questi bellissimi posti. Non esitare a fare un giretto sul suo blog, che è un vero e proprio gioiello per sapere tutto della Costa Azurra => www.ablacarolyn.com/
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